Cominciamo il nostro viaggio liberandoci dai pregiudizi, dai luoghi comuni, dalle frasi fatte e lasciamoci andare come bambini alla scoperta del mondo… Sarà facile allora emozionarsi e stupirsi nella radura di piazza Gae Aulenti, contemplando dal basso la magia del Bosco Verticale. Com’è cambiata la zona dai tempi della vecchia stazione di Porta Nuova e dal parco divertimenti delle Varesine! Se ci lasciamo alle spalle questo magnifico futuro e camminiamo a ritroso nel tempo, andando cioè verso il cuore di Milano, del suo nucleo più vecchio, faremo altre scoperte: giù giù dalla modaiola corso Como, oltre piazza XXV Aprile, si snoda la vita di corso Garibaldi. Già subito qui incontriamo la quattrocentesca chiesa dell’Incoronata, dalla caratteristica doppia facciata, per poi continuare dopo Moscova, incontrando altre due venerande Basiliche: la paleocristiana san Simpliciano, fondata quando Milano era capitale dell’impero romano; la più recente santa Maria del Carmine, con il suo bellissimo sagrato. Tutte e tre, trionfo del rosso mattone lombardo, di antica tradizione. Questa è una zona che non ha totalmente perduto l’antica fisionomia. A ben guardare, dietro le facciate dei lussuosi palazzi, si aprono ancora inaspettate, graziose stradine dal fascino ottocentesco: via san Carpoforo, via Fiori chiari, via Formentini, via Madonnina… Se quell’acciottolato potesse parlare, quante storie racconterebbe (e non tutte rispettabili…). Siamo così arrivati nel quartiere di Brera, con i suoi localini, la severa Pinacoteca, il suo celebre cortile, il suo orto botanico, questo forse meno conosciuto… Del resto, molti “interni”, molti cortili di Milano sono stupendi e sconosciuti. Perché Milano è una bella donna ritrosa, che si fa scoprire a poco a poco e solo da chi ha imparato bene che “l’essenziale è invisibile agli occhi”. ...